26/09/2021

Chi sono in Cristo

Chi sono in Cristo

 

Di fronte a situazioni di crisi, la sola differenza possibile da persona a persona è stabilita da come essa reagisce alla paura.
La narrazione di II Re 7 ci mostra, con i suoi personaggi, alcuni modelli-tipo e modi di affrontare una crisi, spingendoci ad analizzare quale sia la nostra attitudine rispetto ad essa.

Versetto 1 Il profeta Eliseo. Nel pieno di una crisi evidente a tutti, il profeta dichiara un miracolo (“domani a quest’ora…“), così anche il credente, senza incrementare la paura e noi e in altri, può portare messaggi di speranza, consapevole che Dio è sempre in controllo delle nostre vite e siede sul trono. Infatti se siamo sotto la protezione di Dio possiamo afferrarci ad una stabile gioia.

Versetto 2 Il capitano, incredulo, ritiene impossibile il miracolo del Signore e per questo fu escluso dalla vittoria del popolo (versetti 19-20). Si può frequentare la chiesa pur avendo perso la fiducia in Dio, ma la Sua potenza è per noi ancora oggi: mutiamo il nostro sguardo.

Versetti 3-9 I lebbrosi, miserabili alla porta della città, si mobilitarono, fecero qualcosa e non aspettarono l’arrivo della morte e la distruzione. Ebbero coraggio e furono benedetti: adoperiamoci al servizio del Signore e della Chiesa.

Versetti 10-12 I guardiani della città, sono positivamente provocati dai lebbrosi, tornati indietro per comunicare che l’accampamento dei Siri era vuoto. Questo ci mostra come la condivisione del messaggio della salvezza può essere efficace soltanto se portato personalmente agli altri.

Versetti 13-15 I servitori del re, si assumono dei rischi, per provare la veridicità di quanto detto dai lebbrosi, e non rimangono delusi.

Versetti 16-18 Il popolo, pronto all’azione, esce dalla città e trova adempiuto quanto il Signore aveva promesso, per bocca del profeta.

Se ci scopriamo increduli e sfiduciati come il capitano dell’esercito, possiamo chiedere oggi al Signore di essere in Cristo come Eliseo, i quattro lebbrosi, i guardiani della città, i servitori e il popolo, disposti a credere ed afferrare la promessa.
La gioia possa travolgerci come un fiume, la fiducia nei miracoli di Dio essere il motivo delle nostre dichiarazioni di vittoria, perché a Cristo essa appartiene già.

 

“Aspettati

un miracolo

ogni giorno.”