Non tutte le tempeste sono uguali. Molte di loro investono la nostra barca, sia essa la vita, la famiglia oppure la chiesa. Al muggire delle onde, e quando i venti soffiano forte, dobbiamo sempre chiederci: qual è la loro origine? Cosa o chi vuole ostacolare la mia vita?
Alle volte, come nell’episodio descritto in Marco 4:35-41, il vento e la tempesta sono una diretta azione del nemico, deciso ad ostacolare l’arrivo di Gesù nella Decapoli, e parallelamente, dunque, frenare la nostra direzione insieme a lui; altre volte purtroppo, le responsabilità di tali difficoltà risiedono solo ed unicamente in noi e nei nostri sbagli.
Un episodio molto simile a questa condizione lo troviamo sempre nel vangelo di Marco 6:45-52; i discepoli assistono alla moltiplicazione dei pani e dei pesci, ai miracoli di Gesù e al suo imperativo di montare sulla barca per precederlo all’altra riva, ma tutto questo, paradossalmente, indurisce loro il cuore; Gesù vuole insegnare ai dodici che la Sua Parola vale quanto la Sua Persona, fatto insolito per loro, abituati com’erano alla sicurezza della Sua presenza.
Ma non è l’unica considerazione da fare: stavolta, questa tempesta, manifesta un vento dentro la barca, e l’itinerario che i dodici devono fare, da un’ora scarsa di navigazione sul Lago di Tiberiade, diventa un lungo affanno di sette ore. Perché? Se nella precedente esperienza Gesù era nella barca, riposava e il vento era solo un fattore esterno, tanto che bastò soltanto metterlo a tacere, qui le cose sono un po’ diverse: Gesù è fuori, non viene riconosciuto anzi scambiato per un fantasma, e al suo pronto intervento d’aiuto, non deve sgridare proprio nulla: le cause erano dentro la nave, non fuori.
Nonostante l’ostinazione dei discepoli, Gesù mostra il suo amore tenero, pronto ed empatico, perché Egli, benché ami il Padre e la comunione con Lui, scende e risolve il loro problema, perché sa cosa provano e si immedesima in loro in quanto uomo. Egli infatti è un sacerdote che anche oggi intercede per noi, perché ci ama di un amore eterno e inspiegabile, e nel correggerci ci mostra tutta la grandezza della Sua Persona e la prontezza che ha nel ristabilirci all’istante nella giusta direzione, ma è anche vero che ci pone davanti alle nostre responsabilità, quando siamo noi il vero ostacolo.