23/09/2018

Riscattati da un inutile modo di vivere

Riscattati da un inutile modo di vivere

Nei primi versi del capitolo 3 del libro dell’Ecclesiaste troviamo una serie di azioni in contrasto tra loro ma legate da un aspetto: Il tempo. Qualunque sia l’azione o l’opera che ci apprestiamo a compiere, presto o tardi verrà il momento in cui si verificherà il suo contrario, mettendo fine a ciò che si è compiuto. L’uomo è costretto a ripetere quotidianamente delle azioni (dormire, mangiare, bere, ecc…), poiché tutto ciò che ci circonda, compreso il nostro stesso corpo, è sottoposto a questa verità biblica: “è solo per un tempo”, cioè temporaneo.

L’uomo e l’intera creazione sono dunque sottoposti ad una condizione di “Vanità”, ma ogni cosa che Dio fa ha in sé il carattere dell’eternità ed è destinato a durare per sempre (Ecclesiaste 3:14). Anche nel creare l’uomo, Dio ha realizzato un essere destinato all’eternità, ma, come conseguenza del peccato, gli uomini ed il creato sono stati sottoposti ad una condizione di corruttibilità. Il cuore dell’uomo è sempre alla ricerca di una piena soddisfazione nelle cose naturali: chi è malato desidera guarigione, chi è privato dei propri cari desidera riaverli vicino, chi ha fame desidera essere saziato e chi vive un tempo di indigenza desidera benessere.

Nel mezzo delle sue tribolazioni e angosce Giobbe aveva un desiderio che consumava il suo cuore: e non consisteva nell’essere guarito, né nel riavere i suoi cari. Giobbe desiderava vedere Dio (Giobbe 19:25-27). Con piena fiducia nel suo Redentore, egli era pronto ad assistere al disfacimento del suo stesso corpo, avendo la certezza che lo aspettava una vita alla presenza di Dio, in una realtà eterna ed incorruttibile (Romani 8:19-23).

A volte tendiamo a presentare Gesù agli altri come la panacea di tutti i nostri mali terreni. Egli certamente si prende cura di noi ma la Sua Grazia non consiste in una vita priva di problemi, bensì nell’essere riconciliati al Padre. Egli ci ha aperto una porta sull’eternità riscattandoci, a caro prezzo, dal nostro vano modo di vivere (I Pietro 1:18-19). Gesù ha detto che finché saremo in questo mondo avremo tribolazioni (Giovanni 16:33) e la Bibbia lo conferma, raccontandoci delle tribolazioni vissute dai cristiani di tutte le epoche (es. II Tim. 4:20I Tim. 5:23). Nessuno è esente dal vivere momenti difficili ma impariamo ad essere contenti di quello che abbiamo (Filippesi 4:12), facendo attenzione che i nostri desideri non siano rivolti alle cose di questo mondo ma a Gesù (Ebrei 12:1-3).

Rif. Ecclesiaste 3:1-15