19/09/2021

Gioia soprannaturale

Gioia soprannaturale

“Questo è il giorno che il Signore ci ha preparato; festeggiamo e rallegriamoci in esso.”

Salmo 118:24

 

Che cos’è la gioia?

Romani 14:17 ci indica che gioia nello Spirito Santo, insieme a giustizia e pace, è ciò in cui consiste il Regno di Dio.

Galati 5:22 la ascrive nei frutti dello Spirito Santo.

La gioia deve dunque essere una caratteristica del credente indipendente dalle difficoltà e prove che la vita ci offre, perché mantenuta e alimentata in maniera soprannaturale.

Guardiamo alla gioia di Gesù, costante e incoraggiante, benché in Isaia 53:3 Egli venga presentato come “uomo di dolore, familiare con le sofferenze“, o alla gioia dell’apostolo Paolo, pur chiamato a soffrire per il nome del Signore (Atti 9:16).

 

Cosa bisogna fare per trovare questa vera gioia?

Provare un sacro rispetto per la Parola di Dio, e restituirLe sempre l’autorità che merita. Come fece popolo di Israele, spinto ad alzarsi in piedi quando il profeta iniziò a leggere i rotoli della Legge ritrovati (Neemia 8:5), riconoscendone la grandezza anche dopo il lungo periodo di esilio dalla Terra Promessa.

 

Esaminare la propria posizione nei confronti della parola di Dio, degna di ubbidienza, lasciare che Essa ci tocchi in profondità. All’udire la Parola di Dio, il popolo d’Israele pianse (Neemia 8:9) e fece cordoglio, riscontrando di aver condotto una vita distante e in contrasto con la volontà di Dio, durante la propria cattività nel paese pagano.

Manteniamo ferma la fiducia nella Parola, che il Signore ci ha lasciata come indicazione, guida e cura dell’anima nostra. “La parola che procede da Dio è l’unica che produce Vita nella nostra vita“, per questo Pietro poté dire: “Signore da chi andremmo noi? Tu solo hai parole di vita eterna” (Giovanni 6:68)

 

Consacrare del tempo al Signore, affinché la gioia del Signore sia la nostra forza (Neemia 8:10).

 

 

Cogliamo intorno a noi sempre più spesso un’umanità, la cui sete di gioia che non viene mai meno, un reale appagamento però può essere trovato solo alla presenza di Dio, mentre il raggiungimento di traguardi e soddisfazioni sembrano essere motivi insufficienti (Salmo 4:7).

Anche spiritualmente non è quel che facciamo o il servizio che offriamo il reale motivo della nostra gioia, come non lo fu per i discepoli in Luca 10:19-20 avere la potenza di liberare dai demoni: è il nostro essere figli di Dio l’affidabile e concreto valore eterno a fondamento della nostra vita, che fa scendere su noi la vera gioia, che procede da Dio e porta pace, serenità.

 

Dio si muove in modi a noi incomprensibili ma lo fa perché noi, creati per la gioia, possiamo trovare il Bene del nostro cuore.