12/09/2021

Gesù, il Consolatore

Gesù, il Consolatore

“La Paura bussò alla porta,

la Fede andò ad aprire…

e non trovò nessuno.”

Martin Luther King

Il vostro cuore non sia turbato” (Giovanni 14:1) è l’incoraggiamento iniziale che Gesù riserva ai propri discepoli durante l’ultima cena, dando dimostrazione di essere Egli Stesso, attraverso lo Spirito Santo, il Consolatore, di quei cuori turbati. Nonostante Gesù fosse così prossimo a percosse, flagellazioni e alla morte sulla croce, si prodiga per “cum-solare” i discepoli, stare con coloro che si sentivano soli, e forse abbandonati, all’idea di perdere il Maestro. Gesù continua dicendo “Credete in Dio, e credete anche in me!“. Cessare di essere turbati è possibile, credendo nel Padre e in Gesù, che è l’unica Via, la vera Vita (Giovanni 14:6), e una tale certezza dovrebbe far parte della realtà quotidiana di ogni credente.

Di fronte alle menzogne che accrescono la nostra angoscia, la Parola consolatrice di Dio ci ricorda che Gesù è la anche l’unica Verità: avere fede nella Verità scaccia via ogni paura.

 

Dopo aver consolato i discepoli, Gesù fa loro, e a tutti coloro che credono in Lui, due promesse: Egli sta preparando un luogo per la Sua Chiesa nella Patria Celeste, e tornerà (Giovanni 14:2-3). Questa prospettiva futura dovrebbe essere l’obiettivo della nostra vita, e motivo di grande consolazione (I Tessalonicesi 4:13-18).

Giovanni 14:9 ci invita a vedere con occhi spirituali e conoscere Gesù di una conoscenza profonda, perché quanto più noi apprenderemo della Sua Persona, tanto più l’anima nostra trarrà consolazione nelle prove, fiducia nelle difficoltà.
Ciascuno di noi è chiamato ad approfondire questa “conoscenza viva” di Gesù, per poter offrire anche ad altri la consolazione di cui, per primo, Cristo ci ha consolati.

 

Nei versi successivi, in Giovanni 14:8-14, Gesù si sofferma sul rapporto tra Lui e il Padre, desidera donare una nuova visione delle cose e tranquillità nel cuore.

Dal momento che se siamo in Cristo anche noi siamo nel Padre, possiamo compiere tutte le opere buone, di cui Gesù fu il precursore, e anche opere maggiori (Giovanni 14:12), più opere, senza essere paralizzati da angosce e paure.

Incoraggiamoci gli uni gli altri: possiamo vivere col Signore un rapporto personale e autentico, perché il nostro è un Dio vivente, Egli risponde e cancella le paure, e ogni cosa che chiederemo nel nome di Gesù, conformemente alla Sua volontà, la compirà per noi (Giovanni 14:13-14).

Come figli di Dio, non perdiamo di vista la promessa di Gesù: vivremo per l’eternità!