Di fronte all’imponenza del tempio, Salomone non poté non chiedersi se quel luogo avrebbe mai potuto contenere la gloria di Dio (2 Cronache 6:18).
Il dubbio di Salomone era legittimo, perché per quanto noi possiamo preparare il meglio per accogliere il Signore, ci sentiremo sempre in mancanza nel ricevere l’infinito in uno spazio finito.
Ma il Signore ha deciso di dimorare nei nostri cuori. Com’è possibile che i nostri cuori possano “contenere” Dio? Paolo scrive che siamo dei vasi di terra e centra perfettamente l’identità del credente (2 Corinzi 4:7); quando comprendiamo che siamo dei vasi di terra che di per sé non hanno alcun valore, il Signore può venire a dimorare in noi perché tutto ciò che Lui è, la Sua potenza, la Sua gloria saranno attribuite a Lui e non a noi.
Non cadiamo nell’errore di avere la nostra attenzione rivolta a ciò che appare, ma diamo importanza a ciò che il nostro cuore contiene (Matteo 23:27). L’importanza del vaso non è nella pasta ma nell’uso che se ne fa, un uso nobile o ignobile (Romani 9:21): che uso stai facendo della tua vita? Come stai riempiendo il tuo vaso? L’uso che faccio della mia vita determina la qualità della mia vita spirituale.
Un vaso di terra ha la caratteristica di essere molto poroso e quindi assorbe gli odori di ciò che riceve. L’ odore spirituale viene da ciò che conteniamo, se siamo pieni di Cristo, profumeremo di Cristo (2 Corinzi 2:14).
Siamo proprietà di Dio e Lui vuole dimorare nei nostri cuori e riempire con la Sua gloria le nostre vite. Non mettere un coperchio sul tuo vaso: possiamo tenere per ore una vaso sotto l’acqua, ma se c’è un coperchio non servirà a nulla. Chiediamo a Dio di rimuovere ogni ostacolo e lasciamogli riempire i nostri vasi.