Le nostre convinzioni vengono formate attraverso il significato che diamo a ciò che percepiscono i nostri sensi e la nostra mente. Ma la nostra percezione è facilmente influenzabile nell’attribuire queste significati da stati d’animo, sentimenti, carattere, precedenti esperienze, desideri personali, messaggi ingannevoli. Quindi le nostre verità e le nostre convinzioni, somma di molteplici fattori razionali e non, sono del tutto soggettive e hanno il potere di determinare il corso della nostra vita (Genesi 3:1-6; Genesi 29:20; Matteo 26:6-11; Matteo 25:24-27).
Convinzioni tanto radicate nella nostra vita possono essere corrette solo nel momento in cui apriamo il nostro cuore a Dio, è Lui l’unico che può donarci la chiave della Verità.
Ma sono tante le domande che ci affliggono e mettono in dubbio la Verità della Parola di Dio: “Perché il Signore tarda a rispondere? Perché io che sono Suo figlio vengo a trovarmi in questa situazione?”. Non sono domande di oggi, ma è qualcosa che ha accompagnato sempre il popolo di Dio; è una radiografia perfetta del credente che si trova in difficoltà e vuole capire il perché Dio stia permettendo il suo dolore.
Nel Salmo 73, Asaf ci concede una delle chiavi per aiutarci a dare una risposta alle situazione difficili che viviamo. Uno dei principi per comprendere quello che accade nella nostra vita è rapportare la nostra esistenza all’eternità, perché la prospettiva che ci dona quest’ultima è ben diversa dalla nostra. È fondamentale cambiare punto di osservazione con il punto di osservazione che si trova nella presenza di Dio.
Invece di cercare di capire tutto, Asaf capisce che il suo bene è stare unito a Dio. Se ci arrendiamo a Lui, forse non troveremo tutte le risposte alle nostre domande ma troveremo la chiave della Verità che è Gesù, la Risposta ad ogni sofferenza.