07/10/2018

Sii una mosca bianca

Sii una mosca bianca

Tre cose durano al presente: fede, speranza e amore (1Cor 13:13). Queste sono le caratteristiche dei piani di Dio, basati appunto sulla fede, sulla speranza e sull’amore. Si tratta dunque di piani destinati a sussistere oltre ogni cosa.

L’uomo fu creato da Dio per dominare la terra e avere comunione con Lui, ma deviò dal progetto iniziale di Dio commettendo il peccato. Adamo ed Eva non riuscirono ad entrare nel piano di Dio per farlo proprio. Quante volte ci siamo chiesti: “Cosa vuole Dio da me?”. La Parola ci dice che Dio guarda dal cielo per vedere se c’è qualcuno che lo stia cercando (Salmo 53:2). Noè fu un uomo che attirò lo sguardo di Dio, perché temeva il Signore pur vivendo nel mezzo di una generazione corrotta (Genesi 6:9-12) e per questa ragione Dio decise di usarlo per adempiere il Suo piano. Noè è un personaggio diverso, animato da una fede sincera e incrollabile (Ebrei 11:7) così come deve essere diversa la chiesa di Cristo nella società odierna. Una mosca bianca, in un mondo corrotto. La chiesa deve mostrare la natura di Cristo al mondo ed essere pienamente partecipe dei Suoi piani, anche quando non sono compresi a pieno. Dio rivela a Noè una cosa mai avvenuta prima: scenderà acqua dal cielo fino a coprire tutta la faccia della terra e lui dovrà costruire una grande arca. Sembra qualcosa di assurdo ed il ruolo previsto da Dio per lui sembra troppo arduo ma ciò che è impossibile per noi è possibile per il Signore. Noè non si oppose ma è scritto che con santo timore costruì l’arca! Non lo aveva mai fatto, non era semplice e non era logico, ma si fidò del suo Dio.

In molti pensarono che fosse pazzo, ma anche questa è una tipica reazione che provocano i progetti divini. L’uomo ha sempre criticato i piani di Dio, nonostante questi siano per la salvezza ed il bene dell’uomo.

Perché Noè dovette costruire l’arca?

Non tutto è compito nostro, ma anche noi abbiamo un ruolo nel piano di Dio. Dobbiamo costruire la protezione dal giudizio di Dio e ricercare la salvezza, per noi e per la nostra famiglia. Quanto è importante seminare la parola di Dio nei cuori dei bambini? Questa è una nostra responsabilità. Non saremo certo noi a salvarli, ma anche noi abbiamo un compito: crescerli nel timore di Dio. Noè non fu negligente, costruì con costanza e determinazione e l’acqua non entrò mai all’interno. Predicò per cento anni e quando arrivò il diluvio, i suoi familiari erano nell’arca con lui. A volte la stanchezza e lo scoraggiamento hanno la meglio su di noi. Questo non deve avvenire. Non fermiamoci nell’adempiere il piano di Dio ma continuiamo per amore di Cristo e dei nostri familiari e fratelli. Fiducia, fedeltà, dedizione e costanza non sono virtù che caratterizzano la nostra società ma con l’aiuto di Dio possiamo essere delle mosche bianche. Che la nostra fede rimanga ferma e fondata in ciò che Dio ci ha detto.

Per fidarci ciecamente di Dio abbiamo bisogno di conoscerlo a fondo. Paolo sulla via di Damasco fece una sola domanda prima di dedicare completamente la sua vita a Cristo: “Chi sei Signore?” (Atti 9:4-5). Gesù si rivelò e Paolo finalmente seppe chi Egli è. Da quel momento, per Paolo non ci fu più nulla che avesse importanza all’infuori di Gesù e della Sua volontà (Filippesi 3:8). Così sia per la nostra vita.