15/11/2020

Lo Zenit della volontà di Dio

Lo Zenit della volontà di Dio

In 2 Re 20:8-11, viene raccontata la storia del re Ezechia, il quale dopo aver ricevuto la notizia di una morte certa dovuta ad una grave malattia, chiese a Dio di risparmiare la sua vita. Il Signore decise di acconsentire alla sua richiesta e fece scegliere ad Ezechia quale segno volesse per confermare il miracolo della sua guarigione: o che l’ombra si sarebbe allungata per dieci gradini o che sarebbe retrocessa di dieci gradini. Ezechia scelse di vedere l’ombra retrocedere di dieci gradini, dicendo che sarebbe stato troppo facile vedere l’ombra allungarsi.

Questo segno proposto dal Signore è particolare e nasconde un significato profondo. È un segno che ha a che fare con la luce e le tenebre; il Signore è luce perfetta ma come ben disse Ezechia, è più facile che l’ombra si allunghi in quanto noi siamo inclini a dare più spazio alle tenebre che alla Sua luce.

Questo segno deve farci riflettere su quale posizione assumiamo nei confronti della sorgente luminosa: quando ci troviamo allo zenit, ovvero il punto di massima perpendicolarità nei confronti del piano della superficie terrestre, l’ombra si accorcia fino a scomparire. L’ombra in realtà non scompare ma si trova sotto ai nostri piedi.

Quando ci troviamo allo zenit della volontà di Dio, il nemico si trova sotto i nostri piedi. Ma quando iniziamo a seguire la nostra volontà, le ombre si allungano perché ci stiamo allontanando dalla sorgente luminosa. La vittoria sul nemico si ottiene solo quando siamo in linea perfetta con la volontà di Dio (Luca 10:19), proprio come l’ombra sotto ai nostri piedi può essere proiettata solo quando ci troviamo allo zenit.

In Atti 1:4, il Signore ordina ai discepoli di rimanere a Gerusalemme affinché ricevano lo Spirito Santo. Vediamo come la pienezza di Dio non sia casuale, infatti il Signore, nella Sua Parola, dà indicazioni precise per la nostra vita che sono come delle coordinate geografiche che se rispettiamo portano benedizione, proprio com’è stato per i discepoli (Atti 2:1-4).

A volte però, quando Dio ci dà delle indicazioni, ci prendiamo il lusso di commentarle, di modificarle, di adattarle alla nostra unanimità… Sta a noi scegliere che posizione prendere nei confronti di Dio: vogliamo che nella nostra vita le tenebre si allunghino o vogliamo che retrocedano per farci entrare di più in comunione con Dio?