19/04/2020

Lo Spirito di Risurrezione

Lo Spirito di Risurrezione

Quando il Signore creò l’uomo, soffiò dentro le sue narici ed egli divenne anima vivente (Genesi 2:7). La stessa azione l’ha compiuta lo Spirito Santo, prima quando è stato il mezzo con cui Dio ha resuscitato Cristo dai morti, poi noi che abbiamo creduto in lui, liberandoci dai nostri peccati (Romani 8:11).

È lo Spirito colui che ci ha ridonato la vita, dunque non può essere una misura opzionale. Egli è Spirito di vita e Spirito di resurrezione, il soffio di Dio che pur non essendo visibile opera, cambia e rimane fondamento. Alla luce di tutto ciò, quale sarà il cardine della nostra esistenza? Una sicurezza materiale, nutrimento, capacità di disporre delle più disparate risorse?

Nel vangelo di Luca è raccontato un triste esempio di come sollecitudine e avidità possano diventare un veleno, o peggio – visto che siamo d’attualità – un virus: la storia del ricco stolto (Luca 12:17-19). Come il Covid-19 è un genoma che attacca le vie respiratorie, allo stesso modo anche questi lacci, dolori o sollecitudini attaccano le nostre vie respiratorie “spirituali”, deformando le nostre priorità.

Il fondamento della vita, in qualunque aspetto, è lo Spirito, lo Spirito di Resurrezione. Egli è indispensabile alle nostre vite; noi “siamo” per il semplice fatto che Dio, mediante questa Persona, ci ha innanzi tutto creati, poi vivificati in Cristo. Cos’è quindi l’uomo senza Dio, se non un soffio? (Isaia 2:22). Ciò che nasce da Dio è Spirito. (Giovanni 3:6-8).

Lo stesso Spirito che il Padre ha fatto abitare in Cristo e con cui l’ha resuscitato deve dimorare in noi, non occupare il posto di un saltuario ospite o essere un’occasionale manifestazione. Egli è lo Spirito, di vita e di Resurrezione: lo Spirito di Gesù.