La tomba vuota è emblema e simbolo della vittoria di Gesù sulla morte, evento unico nella storia dell’umanità, per comprendere il quale bisogna cogliere a pieno quale sia la potenza della morte. La morte è spesso considerata ciò che mette fine alla speranza umana, un limite invalicabile che accomuna tutti, indipendentemente da qualità o ruoli sociali, lasciandoci solo il ricordo di coloro che porta con sé.
(Filippesi 3:10) Paolo ci svela che la Risurrezione di Cristo interrompe l’indiscussa sovranità della morte sull’uomo, perché Egli era il Figlio di Dio, ma anche un uomo come noi.
Per l’autorità che Gesù ebbe sulla Sua vita, di deporla liberamente e di riprenderla (Giovanni 10:17-18), e per la potenza della Sua Risurrezione, la nostra predicazione, la nostra testimonianza, la fede e la speranza che serbiamo in cuore, possono non essere vane (I Corinzi 15:14-20), perché proprio attraverso la morte e la Risurrezione di Cristo siamo restituiti alla vera vita, la Vita Eterna dopo la morte.
Il sepolcro di Gesù non è vuoto per manomissione d’uomo, il Suo corpo non è preda di spostamenti e intenti altrui, la tomba è vuota perché il Signore è vivente! (Giovanni 20:11-18).
Le catene della morte sono spezzate, e anche noi possiamo accedere alla Vita Eterna, se lo stesso Spirito che abitava in Cristo dimora in noi e ci vivifica giornalmente (Romani 8:11).
La potenza della Risurrezione diventa così potenza di Dio in noi, operante per fare la differenza nelle nostre vite, affinché rivestendoci della Sua incorruttibilità e della Sua vittoria, e non per le nostre forze, possiamo vincere la morte, come Cristo la vinse (I Corinzi 15:53-56).