16/06/2019

La Porta è aperta

La Porta è aperta

A volte è difficile associare il nostro star bene con la volontà di Dio. Alle persone risulta difficile fare quel passo di fede che consiste nel credere a ciò che Dio ha detto, con la convinzione che sia reale e che rappresenti davvero la soluzione ai nostri problemi.

Ci sono delle porte varcando le quali si passa da una condizione all’altra. Tutti abbiamo fatto anticamera dietro una qualche porta di questo tipo: un reparto di maternità, una sala d’aspetto di un medico che deve dare un referto, ecc… La porta è l’emblema di un passaggio, da una condizione ad un’altra.

A volte si fa fatica a realizzare che senza Cristo noi non stiamo affatto vivendo. Molte persone pensano che una religione o una filosofia siano la chiave di volta per stare bene, ma poi, una volta varcata quella porta, si rimanere delusi, realizzando che la nostra ricerca non è finita. Dunque, qual è la soluzione e perché sembra così difficile trovarla?

Vivendo per molto tempo nella stessa città ci si abitua alle cose negative che ci circondano. Ci rassegniamo a condizioni che diamo per scontate e, ormai, reputiamo quasi normali. Alberga in noi la convinzione che nulla si possa cambiare. Quando poi ci troviamo a visitare luoghi nuovi, vedendo paesaggi, città e stili di vita differenti possiamo realizzare che esiste qualcosa di migliore. Per essere davvero scossi, dalla nostra condizione di torpore e rassegnazione a certe situazioni, è necessario però effettuare il viaggio in prima persona. A volte la nostra conoscenza di Dio consiste in un sentito dire: abbiamo magari ascoltato molte testimonianze e storie su Cristo, così le cuciamo insieme a tutte le opinioni raccolte e ci costruiamo la nostra personale idea di Dio. Piuttosto, abbiamo bisogno di capire l’importanza della Parola del Signore! Può sembrare solo un vecchio libro che non ha nessuna utilità per la nostra vita, invece si tratta della Parola di Dio, contenente un’infinità di preziose indicazioni sul Suo carattere e sui Suoi disegni. Solo la Bibbia, nella sua interezza, può rivelarci il Signore, con una profondità che non immaginiamo neppure.

Il Salmo 22 è definito messianico, cioè descrittivo della figura del Messia. Il libro dei Salmi è stato scritto dieci secoli prima della venuta di Gesù e a quel tempo il popolo israelita non aveva mai praticato, né sapeva cosa fosse, la crocifissione, eppure viene riportato esattamente ciò che avvenne alla morte di Gesù: “una folla di malfattori m’ha attorniato; m’hanno forato le mani e i piedi … spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica” (Salmo 22:16-18). Non si sta parlando di qualcosa di accidentale. La Bibbia è stata scritta da Dio, le storie che racconta sono tutte vere ed essa può rivelarci il Suo cuore.

In Giovanni 10:8-9 Gesù dichiara di sé “Io sono la porta”. Egli è pronto a darci risposte che non immaginiamo e noi possiamo accedere alla presenza di Dio attraverso il Suo figlio Gesù. Non c’è nessuno che possa comprenderci come può Lui, Egli è l’interprete tra cielo e terra. In questi versi Gesù precisa anche che solo Lui è la porta e che quelli che sono venuti prima, ovvero tutti coloro che ci hanno offerto soluzioni rivelatesi deludenti, non sono altro che ladri o briganti.

Immaginiamo di parlare a qualcuno che è nato nel buio di una cella: come si può riuscire a spiegargli la libertà, la luce, l’aria fresca e gli spazi immensi. Avrà sicuramente molte difficoltà a comprendere di cosa stiamo parlando. L’umanità non riesce ad afferrare le realtà del regno di Dio e la diffidenza che ne deriva li deruba del meraviglioso dono di grazia che Gesù ci ha fatto. Il messaggio dell’evangelo si scontra con la natura umana. Un cuore malvagio, geloso, rancoroso, invidioso e capace dei peggiori pensieri e sentimenti ci sembra la normalità; qualcosa con cui dobbiamo imparare a convivere e relazionarci.

Dio può trasformare il nostro cuore realizzando ciò che non immaginiamo. Egli non ha progettato un mondo di sofferenza alienazione e delusione. Afferrando la persona di Cristo per mezzo della fede, varcheremo la soglia di una porta che ci porterà ad assaporare ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano.

Molti pensano che un modo di credere equivale l’altro, l’importante è comportarsi bene e avere una propria moralità. In Atti 4:10-12 la Parola ci dice invece che non ci sono molte vie, porte o persone che possono guidarci e darci accesso alla presenza di Dio. Vi è solo un nome: Gesù Cristo. Egli non è distante da noi e Dio non fa le cose difficili in modo da precluderle a qualcuno.

In Matteo 6:6 Gesù spiega che per trovare la porta, è sufficiente ricercarLo in una semplice preghiera nel privato della nostra camera. Egli infatti è nel segreto e desidera avere con noi una relazione, un’amicizia e un dialogo continuo. Quando siamo soli, ritagliamoci del tempo nel quale possiamo parlare a Dio, così come si fa con un amico e dargli modo di poterci rivolgere la Sua Parola. C’è una straordinaria ricompensa in benedizioni per tutti coloro che ricercano il Signore nel segreto. Che tutti possiamo afferrarlo e viverlo a pieno.