06/02/2022

La libertà più importante

La libertà più importante

Giovanni 4:20-23 mostra chiaramente quanto l’opera di Cristo abbia stravolto la possibilità dell’uomo di relazionarsi col Padre. La complessa struttura del tabernacolo, non sempre né a tutti accessibile, monti e santuari specifici dove poter adorare, non occorrono più, Gesù introduce una verità prima inconcepibile: non esistono luoghi ai quali andare, noi stessi possiamo essere visitati come tempio dello Spirito Santo, e divenire dimora di Dio.
Con Cristo una nuova legge è presente nella nostra vita e scritta in noi, non più su tavole di pietra (II Corinzi 3:3); attraverso il sacrificio del suo corpo la cortina del tempio è stata squarciata (Matteo 27:50-53) ed eliminato ogni impedimento, possiamo liberamente accedere alla presenza di Dio.

Questo libero accesso è un’opportunità dal valore immenso e prezioso, resoci gratuitamente dall’amore di Cristo, che deve essere sfruttato al meglio.
Come i santi dormienti nelle loro tombe (Matteo 27:52), anche coloro che vivono in un torpore spirituale possano essere scossi e risvegliati, ritrovare entusiasmo, visione e zelo per le cose di Dio.

 

In Luca 23:20-24 Pilato, riconoscendo l’innocenza di Gesù, desidera liberarlo e salvarlo dalla pena di morte, ma le grida del popolo prendono il sopravvento ed egli si sente costretto a recedere dalle proprie intenzioni. Anche il nemico delle anime nostre grida insistentemente parole di sconforto, delusione, spavento e sfiducia contro la nostra vita, e in questa continua battaglia spirituale a volte non sono sufficienti buoni propositi e desideri…ma a noi è riservata la più grande libertà: l’accesso è sempre aperto alla presenza del Signore, nella quale trovare nuova visione, certezza di fede, e forza.
Dimoriamo in Lui ed Egli dimorerà in noi, lasciamoci saziare e dissetare soltanto alla presenza di Dio.

 

“Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne”

Lettera agli Ebrei 10:19‭-‬20