30/01/2022

Attacco alla nostra fiducia in Dio

Attacco alla nostra fiducia in Dio

 

La nostra fiducia in Dio a volte può venire attaccata, così come avvenne al re Ezechia durante il suo regno.

Suo padre Acaz non fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, e le conseguenze della sua vita si riversarono sul regno di Guida, dato nelle mani dei Siri, del re di Israele, degli Edomiti e dei Filistei. Anziché ravvedersi al Signore, Acaz decise di cercare aiuto nel re di Siria, e poi negli dèi degli Assiri, e queste decisioni furono rovinose per il regno, che alla sua morte passò, distrutto e devastato, nelle mani del figlio Ezechia (II Cronache 28).

Ezechia scelse di comportarsi diversamente da suo padre e, istruito dagli insegnamenti della madre Abiia, ripose la sua fiducia nel Signore, fece ciò che è giusto ai Suoi occhi, purificò il paese e ripristinò quanto stabilito nella Legge di Mosè, per questo il Signore fu con lui in ogni sua impresa (II Cronache 29-31).
Il quattordicesimo anno del regno, Sennacherib, re d’Assiria, conquistò le città di Giuda, e mandò Rabsachè a provocare Ezechia, affinché la sua fede vacillasse, insinuando in lui il dubbio di poter trovare aiuto nell’Egitto, dal momento che solo Gerusalemme doveva cadere ancora nelle mani degli Assiri (Isaia 36/II Cronache 32).

Come Rabsachè, il nemico ci inganna, promettendo un paese di grano e di vigne, nel quale farci invece schiavi.

Ezechia, probabilmente scoraggiato, chiese al profeta di consultare l’Eterno, ed Egli rispose prontamente, rassicurandolo sulla sconfitta del re d’Assiria (Isaia 37:1-7).
Ma la prova continuò ed Ezechia si rese conto di poter trovare aiuto soltanto in Dio (che non chiama più “il tuo Dio” ma “il nostro Dio“), la sua preghiera non passò inosservata, venne udita dal Signore, che gli ribadì di avere tutto sotto controllo (Isaia 37:20-21).

Come per le complicate situazioni del re Ezechia, anche tutta la nostra vita è sotto il controllo del Signore; se siamo dalla Sua parte, possiamo trovare nelle prove e nei problemi occasioni nuove per confidare in Lui, perché nulla può il nemico contro chi si affida alla potenza di Dio (Isaia 37:33-36).

Sennacherib, benché l’angelo del Signore distrusse il suo esercito, continuò a non riconoscere il vero Dio d’Israele, e la profezia del profeta (Isaia 37:7) si compì sulla sua vita, egli infatti tornò nel suo paese e fu ucciso di spada dai suoi figli.

La storia di Ezechia ci mostra che il nemico delle anime nostre può tentarci, scoraggiarci e minare la nostra fede, ma, più forte, il Signore si prende cura dei Suoi figli, Egli è sempre la soluzione. Quando confidiamo in Lui, e ci impegniamo ad onorarLo, non esistono situazioni nelle quali Egli non possa intervenire, dando gloria al Suo nome.