24/03/2019

La Buona Notizia

La Buona Notizia

Ogni credente è tale perché un giorno il Signore ha fatto in modo che gli fosse recapitato il messaggio dell’Evangelo, ovvero la buona notizia del sacrificio di Gesù per la salvezza di ogni uomo che l’accetta con fede.

Al messaggio dell’evangelo si contrappongono tanti altri messaggi che sono invece finalizzati ad ingannare l’uomo ed un valido inganno è efficace quando colui che lo subisce non riesce a rendersene conto. Oggi ci sono molte persone che finiscono per seguire, senza rendersene conto, dottrine sbagliate, derivate da un evangelo adulterato. In realtà non si tratta di una problematica nuova, tant’è che molte delle epistole scritte dagli apostoli avevano proprio l’obiettivo di correggere i credenti e smascherare queste false dottrine. In Matteo 4:6 vediamo come Satana, produce una trappola, rivolta a Gesù, alterando la Parola di Dio. Un inganno che risulta apparentemente accreditato dalla Parola di Dio è particolarmente pericoloso, ma Gesù ci insegna come possiamo difenderci. Egli rispose: “è altresì scritto…”. Da questo comprendiamo che solo una profonda e completa conoscenza di tutta la Scrittura può metterci al riparo dalle false dottrine. Queste infatti nascono estrapolando brani biblici dal loro contesto e caricandoli di significati che ne alterano il vero messaggio, portando il credente a perdere quell’equilibrio e la corretta direzione che può essere garantita solo dalla equa considerazione di tutti gli aspetti che la Parola presenta.

Ci sono degli aspetti caratteristici della Parola di Dio che rendono l’evangelo la buona notizia per eccellenza. Si tratta di caratteristiche che riscontriamo nel messaggio dell’Evangelo e che sono proprie di Colui che il messaggio lo ha redatto ed emanato.

  • L’Evangelo è Vero: Matteo 7:17 ci insegna come riconoscere cosa è buono e cosa non lo è. Una buona notizia, per essere realmente tale, deve produrre un frutto buono. Solo allora potremo dire che è vera, altrimenti si tratta di un mero inganno. Ora certamente l’Evangelo è vero, eppure spesso ci troviamo a vivere un evangelo alterato che non produce più in noi quel buon frutto di pace, gioia e amore. Se è così vuol dire che dobbiamo tornare alla verità e possiamo farlo solo radicandoci profondamente nell’insegnamento della Parola (Efesini 4:13-15).
  • L’Evangelo è Universale: Se si trattasse di un messaggio esclusivo, riservato a pochi eletti, solo per costoro sarebbe davvero una buona notizia, mentre per tutti gli altri sarebbe motivo di amarezza e delusione. Ma l’Evangelo si rivolge a tutti gli uomini e la volontà di Dio è quella di salvare chiunque crede in Gesù (Giovanni 3:16). Gli Ebrei credevano che il Messia fosse riservato a loro, ma presto fu chiaro a tutti che non era così (Atti 10:34-35) e il lieto messaggio è giunto fino a noi, che oggi ne siamo partecipi e, a nostra volta, messaggeri.
  • L’Evangelo è Personale: se, come detto, l’evangelo è rivolto a chiunque, è altresì vero che nel popolo di Dio non finiremo mai per sentirci un numero all’interno di una grande folla perché Egli vuole con noi un rapporto personale. In Isaia (Isaia 43:1-4) troviamo scritto che Dio ci ha chiamati per nome, che siamo Suoi, che siamo preziosi ai Suoi occhi e stimati. Noi siamo il frutto di un costoso riscatto e l’oggetto delle Sue cure e delle Sue attenzioni. Quando Natanaele scoprì questo immenso amore, e la profonda conoscenza che Gesù aveva di Lui lo riconobbe immediatamente come “Il Figlio di Dio”. A volte non ci piace ciò che siamo e facciamo fatica ad apprezzarci, ma quando scopriamo come Dio ci considera e ci stima, pur conoscendo perfettamente tutti i nostri difetti e peccati, realizziamo che il suo amore per noi è davvero sconfinato.
  • L’Evangelo è Attuale: In Giovanni 11:32-33 e in Giovanni 11:37 leggiamo espressioni, che ci fanno chiaramente capire come gli uomini spesso diano una data di scadenza all’efficacia della Parola di Dio. Sia Maria che i giudei pensano che Gesù sia arrivato troppo tardi, quando ormai non c’era più nulla da fare. Ma Gesù risponde dicendo: “io sono la resurrezione e la vita…” (Giovanni 11:25). Spesso anche noi non riusciamo a credere che la Parola di Dio è efficace anche oggi e che non è mai troppo tardi perché si realizzi la salvezza del Signore e si adempiano le Sue promesse. Per Gesù il tempo non è un problema e persino la morte, ciò che determina la fine definitiva del nostro tempo, gli è sottoposta.
  • L’Evangelo non viene meno: In Matteo 6:19-20 Gesù parla di una realtà che ogni persona conosce bene; tutto sulla terra è destinato a deteriorarsi presto o tardi. Si tratta di una legge fisica a cui anche i nostri corpi sono sottoposti, ma che non vige nel cielo. La potenza della Parola di Dio non si è degradata rispetto al passato e la nostra fatica nell’opera di Dio non è vana (1 Corinzi 15:58) ma rimarrà per sempre.
  • L’Evangelo è Efficace: In Ebrei 4:12, l’autore dell’epistola parla della Bibbia come di un’arma potente e assolutamente efficace. Eppure, noi credenti non sempre viviamo questa realtà. Ciò è dovuto al fatto che non la consideriamo tale e che non crediamo davvero che possa realizzarsi ciò che leggiamo. L’impatto della Parola di Dio dipende dalla nostra ubbidienza ad Essa. In Luca 5:4-6, Pietro riceve un comando che va contro ogni logica, ma è la Parola di Gesù e questo gli basta per decidere di obbedire. Il risultato è una benedizione straripante. Anche Naaman riesce a sperimentare l’efficacia della Parola di Dio solo quando, dopo le prime titubanze, decide di mettere da parte il suo orgoglio per fare come gli era stato detto. Quando riscontriamo un’apparente inefficacia della Parola di Dio, perché leggiamo cose che non vediamo realizzarsi intorno a noi, domandiamoci se stiamo facendo ciò che è richiesto affinché quella promessa o quella benedizione si realizzi nella nostra vita.
  • L’ Evangelo è da Dio: Per qualunque parola ci viene rivolta e per ogni messaggio che riceviamo, è determinate verificare il mittente. A volte si ricevono complimenti, promesse e adulazioni che sappiamo essere privi di qualunque valore perché sappiamo provenire da persone che hanno un secondo fine nei nostri confronti. La Bibbia ci dice che così è del nemico, quando viene a bussare alla nostra porta (Giovanni 10:10). Le Parole che provengono da Dio invece hanno tutt’altro valore, perché Egli ci ama e ci parla con lo scopo di arricchirci e vivificarci.

Se ci fidiamo di Gesù, mettiamo in pratica l’Evangelo e ubbidiamo alla Parola di Dio vedremo la realizzazione delle promesse che leggiamo nella Bibbia e godremo le benedizioni del Signore, perché Colui che le ha pronunciate è veritiero e giusto, e ci ama di un amore immenso.