28/04/2019

Il valore dell’ubbidienza

Il valore dell’ubbidienza

In Deuteronomio 30:11-13 leggiamo alcune delle parole che Dio rivolge al popolo di Israele, stipulando un patto con loro alla vigilia dell’ingresso nella terra promessa. Dio si trova faccia a faccia con un popolo che deve essere modellato ed istruito, così dà delle direttive perfette, affinché vivessero nel paese di Canaan in pace, prosperando e godendo delle benedizioni di Dio. Si tratta di una manifestazione di amore, di amicizia e di fiducia. Per ottenere tutte quelle benedizioni era sufficiente una sola cosa: obbedienza. Purtroppo, ad Israele, come a noi, è risultato spesso semplice disubbidire alla Parola di Dio. Cos’è che ci impedisce di vivere una vita nella piena osservanza delle direttive di Dio?

  • Un primo ostacolo è quello di supporre che la volontà di Dio è troppo difficile da rispettare. Pensiamo che sia solo per persone con una chiamata, con una disciplina o con una cultura particolare. Così facendo stabiliamo una distanza che allontana l’istruzione di Dio dalla nostra vita e ci offre una giustificazione. Ma Dio dice che questa Parola è molto vicino a noi. Infatti, Dio ha posto l’ubbidienza alla sua Parola alla nostra portata affinché noi la mettiamo in pratica e diveniamo una stessa cosa con la sua Parola.
  • Un secondo ostacolo è la mancanza di comprensione della Parola. C’è una rilevante differenza tra capire e sapere: capire significa penetrare con la mente, assimilare, metabolizzare un insegnamento; sapere rappresenta invece la memorizzazione di una nozione. Giobbe sperimentò questa differenza e arrivò ad affermare “ne ho parlato; ma non lo capivo” (Giobbe 42:3). A volte, immaginiamo la Parola di Dio come qualcosa di vecchio e non più collegabile alla nostra vita di oggi. La Scrittura ci dice che anche i discepoli, dopo la morte di Gesù, non avevano ancora capito che Egli sarebbe resuscitato (Giovanni 20:9); nonostante Gesù lo avesse chiaramente detto loro. Risulta palese quindi come non sia sufficiente ascoltare per comprendere, ma occorre che la Parola Dio penetri nei nostri cuori affinché possiamo fermamente praticarla, pienamente convinti del suo valore eterno (Matteo 24:35), come fondamento della nostra vita.
  • Un terzo ostacolo è rappresentato dal pensiero che, la volontà di Dio sia inadeguata alla nostra vita. Questo pensiero poggia sull’idea che soltanto noi stessi possiamo sapere di cosa necessitiamo per essere felici. Dimentichiamo che la conoscenza che Dio ha di noi è perfetta e, di gran lunga, superiore a quella che noi abbiamo di noi stessi (Salmo 139:14-16). Per avere dei buoni consigli è necessario che il consigliere ci conosca bene e affidarci a Dio è la cosa più saggia che possiamo fare. Eppure, a volte capita di percepire dei bisogni che ci sembra Dio non possa soddisfare o non abbia considerato. La Parola ci dice che Dio provvederà ad ogni nostro bisogno (Filippesi 4:19). Non c’è nulla che Egli esclude, che dimentica o che non ha considerato nel disegnare il Suo piano per la nostra vita. A volte vogliamo essere più buoni di Dio con noi stessi, quindi decidiamo di deviare dalla Sua volontà per seguire la nostra. Ma la Parola di Dio ci ricorda che Lui solo è buono e sa cosa è opportuno per la nostra vita (Luca 11:11-13).
  • Un quarto ostacolo è rappresentato dal pensare che ci sia una valida alternativa di vita rispetto a quella che Dio ci consiglia. La parola è chiara: possiamo cercare quanto vogliamo, e spendere tutta la nostra vita a cercare altre soluzioni per trovare la soddisfazione, la pace, la salvezza dal peccato ma non troveremo nulla, perché non ci sono porte o vie alternative a Cristo Gesù (Atti 4:12). Anche se non ci è sempre chiaro ciò che Dio ci chiede, rimarremo fermi nella Sua volontà se abbiamo pienamente compreso che la Sua Parola è l’unica cosa che ci dà vita (Giovanni 6:66-69).

A volte pensiamo che non ci sia possibilità di conciliare la nostra natura con quello che Dio ci chiede. Se guardiamo agli errori del passato, ci può sembrare utopistico pensare di poter vivere in totale ubbidienza al Signore. Tuttavia, la Parola è chiara: se vogliamo vivere le promesse di Dio e gustare le Sue benedizioni dobbiamo credere che la Sua Parola è vera ed efficace e che è possibile obbedirla a pieno. Fidiamoci del Signore e applichiamo il nostro cuore all’osservanza della Sua Parola, senza scuse né compromessi, perché, se dimoriamo in Lui, potremo essere fedeli ed obbedienti fino alla fine dei nostri giorni.