20/03/2022

Il valore delle “piccole” cose

Il valore delle

 

Una delle principali strategie del diavolo è stata fin dal principio quella di screditare la volontà di Dio per la nostra vita, rendendola agli occhi dell’uomo, ostile, banale o difficile. Ne è un chiaro esempio quel che fece con Eva nel giardino di Eden: il limite imposto dal Signore si ingigantì agli occhi di lei, subito dopo aver conversato col serpente, inducendola ad esagerare e credere che il Signore avesse vietato non solo di mangiare, ma anche di toccare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male.

Il bene per la nostra vita proviene dal seguire e ascoltare la volontà di Dio, ma se essa viene deformata dal nemico ne conseguirà un allontanamento tra noi e l’unica vera fonte del nostro bene.

Così pure Naaman il siro rischiò di perdere l’occasione della guarigione, ritenendo troppo semplice il comando del profeta di gettarsi sette volte nel fiume Giordano, e fu convinto infine solo grazie ai suoi servitori (II Re 5:9-14).
La proposta del Signore è come quella di un Padre amorevole, che desidera accontentare i nostri bisogni e le nostre richieste, senza bisogno di raggiungerle attraverso complicate peripezie.

Zaccaria 4:10 ci invita a considerare il valore delle piccole cose, poiché se Dio le illumina esse diventano gloriose e importanti. Nessuna situazione, come nessun uomo, ha meriti o pregi per se stessa, ma se è scelta dal Signore, debolezza e inadeguatezza svaniscono e l’opera Sua procede.
Gli attimi di preghiera scarseggiano di fronte alle grandi necessità dell’anima nostra, il nemico vuole sminuirli, ma nelle mani del Signore le piccole cose acquisiscono un immenso valore, come solo cinque pani e due pesci riuscirono a sfamare la moltitudine di Giovanni 6:9-13.
Quando il nostro “poco” è benedetto dalle mani di Dio avviene sempre qualcosa di miracoloso, che innesca grandi cose dalle piccole.

Gesù Stesso simula il modo di agire del nemico con la donna cananea in cerca di liberazione per la figlia posseduta (Matteo 15:21-23), che dapprima non ricevette risposta da Gesù, poiché Egli voleva insegnare ai presenti che quando le nostre richieste sembrano inascoltate e scoraggiate ad opera del nemico o le condizioni ostacolanti (Matteo 15:24-25), quando il nemico ci fa sentire indegni e miseri (Matteo 15:26), se continuiamo ad accrescere la nostra fede e riconosciamo l’infinita grazia presente anche dietro le piccole cose donate da Dio (Matteo 15:27), la Sua benedizione e la Sua vittoria saranno pronte per noi (Matteo 15:28).

Impariamo ad apprezzare le piccole cose, restando fedeli in esse, per ricevere dal Signore le meravigliose parole di Matteo 25:21: “Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”.

Non perdiamo importanti opportunità, le piccole cose, adempiute, come rendere parte del nostro tempo alla preghiera, al servizio per la chiesa e per il prossimo, il nostro culto spirituale, se appartengono alla volontà di Dio, possono costruire grandi cose…essa è il meglio per le nostre vite.