21/10/2018

Il sentiero antico

Il sentiero antico

Viviamo in una società fatta di persone che sono insoddisfatte, insicure e alla continua ricerca di qualcosa da cui sono dipendenti. La dipendenza non è solo quella legata a sostanze che danno assuefazione; molte sono di tipo psicologico (dipendenza dal denaro, dal potere, dall’aspetto fisico, ecc..). Contrariamente a quello che possiamo pensare questo è un tema che riguarda anche i credenti.
In Geremia 6:16 troviamo un verso che può idealmente essere diviso in due parti. La prima affermazione, da parte di Dio, pone l’uomo ad una diramazione tra due vie. L’invito è quello di percorrere la via antica, che ha la caratteristica di essere buona e di offrire riposo all’anima. Una via collaudata, affidabile e sicura.
La chiesa oggi è provata ed in difficoltà e la soluzione non è nella ricerca di una nuova rivelazione o nell’utilizzo di una nuova metodologia. Se iniziamo a ricercare queste cose ne diventeremo dipendenti, legando la nostra fede ad un rituale, ad una tradizione o a delle convinzioni non scritturali come è avvenuto nei secoli scorsi per molte confessioni, in primis per la chiesa cattolica. La soluzione è fermarsi, guardare a ciò che dice la Parola e ritrovare i sentieri antichi. Dio ne parla positivamente e ci invita a percorrerli. Questi sentieri non sono altro che principi, consigli, attitudini di cuore ed insegnamenti che possiamo trovare solo nella Parola e che ci indicano qual è il cammino da intraprendere. La Parola offre la Verità che libera da ogni dipendenza e dà riposo all’anima nostra. Non andremo più in cerca di cose a destra o a sinistra, deviando dalla Via, ma avremo un passo fermo, sicuro e spedito.
Una volta che sappiamo qual è il sentiero giusto, bisogna percorrerlo. Nella seconda parte di Geremia 6:16 riscontriamo un altro problema: la caparbietà degli uomini che rispondono: “Noi non c’incammineremo per essa!”. Può l’uomo scegliere deliberatamente di sbagliare, o di continuare a sbagliare? La pazzia dell’uomo sta proprio in questo: spera in un cambiamento e desidera essere liberato, ma vuole continuare a ripetere sempre le stesse azioni, vuole continuare a camminare per la sua strada e rifiuta di convertirsi dalle sue vie malvagie. Geremia 18:12 è il ritratto della condizione di molti. C’è una forte relazione tra il rifiuto di cambiare ed uno stato di disperazione, dove ovviamente il primo è la causa del secondo.
Dio offre una possibilità di cambiamento, di redenzione e di conversione ad un’umanità disperata. Ci si aspetterebbe che tutti colgano questo dono immeritato con gioia e gratitudine, ma l’abitudine a vivere nel caos e nelle tenebre possono portare le persone a non volerne uscirne. Vivono in uno stato che, per quanto terribile, è conosciuto e non richiede sforzi. Finiscono dunque per preferirlo al cammino sulla strada stretta
(Matteo 7:13), perché costa fatica, perché non credono appieno e perché pensano di non farcela, dimenticando che Dio ci sostiene. Quello che sfugge a queste persone è la conseguenza del peccato che non vogliono abbandonare. Si tratta di una via che conduce alla morte.
A volte preghiamo chiedendo a Dio di intervenire e di cambiare una situazione o di liberarci, ma non accade. Allora ci chiediamo: “perché Dio non risponde?”. Con sincerità chiediamoci se vogliamo veramente il cambiamento per cui abbiamo pregato o se, nel profondo del cuore, pensiamo che sia meglio restare come stiamo.
L’uomo preferisce soluzioni facili e liberazioni istantanee, ecco perché si vedono le folle andare dai grandi uomini di Dio, o nei luoghi dove sperano di ricevere il “miracolo”. A volte questo avviene, a volte no, ma la cosa importante è che c’è un cammino da portare avanti giorno dopo giorno. In Osea 6:4-6 il Signore paragona la nostra costanza alla rugiada che, non appena si leva il sole, scompare. A volte andiamo al culto
e lodiamo, facciamo dichiarazioni, prendiamo decisioni, facciamo promesse a Dio, che durano il tempo di un giorno, e poi, alla prima difficoltà evaporano. Che non sia così, con l’aiuto di Dio possiamo cambiare le nostre scelte di oggi e portarle avanti con costanza per arrivare al traguardo con Lui.