18/07/2021

Dove dimora la tua anima?

Dove dimora la tua anima?

Il Salmo 27:3-5 ci illustra il desiderio del re Davide di sentirsi al sicuro: pregava e ricercava di poter abitare nella dimora dell’Eterno, e poter essere custodito alla Sua presenza.

Mentre nella preghiera il re si affidava alla benevolenza del Signore, la sua ricerca implicava invece un movimento e una volontà attivi, il predisporsi a restare costantemente accostato al Signore.
Le nostre richieste allo stesso modo dovrebbero essere in reale sintonia con i desideri del nostro cuore.

Dimorare nel Signore è un dono che Lui desidera accordarci, ma anche una nostra responsabilità.

Come le sei città di rifugio (Deuteronomio 19:2-7), stabilite dal Signore per il popolo di Israele, offrivano asilo e sicurezza a quanti avessero commesso delitti involontari, permettendo di temporeggiare e trovare rimedio al desiderio di vendetta dei familiari in lutto e alle ripercussioni del reato compiuto, il Signore è per noi il rifugio e la soluzione al sangue che il nostro peccato rivendica.
La preconoscenza del Signore predisponeva quindi grazie a queste città un rifugio sicuro e facilmente raggiungibile, ancor prima che gli omicidi involontari si verificassero, allo stesso modo in ogni ambito della nostra vita Dio offre in anticipo le soluzioni a tutte le circostanze impreviste e inaspettate, che ci gettano in uno stato di difficoltà e spavento.

La nostra salvezza è un luogo spirituale, è la presenza di Dio, fuori dalla quale, come fuori dalla città di rifugio (Numeri 35:26-27), la nostra sicurezza vacilla, l’anima nostra è in pericolo.

Dimorate in me, e Io dimorerò in voi” (Giovanni 15:4 ) spiega chiaramente che questa è una condizione proporzionale: quanto più noi ricerchiamo la vicinanza del Signore e la Sua presenza, tanto più il Signore, ben disposto ad accogliere questo nostro desiderio, sarà vicino a noi.
Come tralci porteremo molto frutto e raggiungeremo obiettivi di valore, restando collegati alla vite, che è Cristo: soltanto allora tutto quel che domanderemo, ci sarà fatto (Giovanni 15:7)

Chiunque può accostarsi al Signore, “qualunque omicida“, “chiunque crede in Lui” (Giovanni 3:16) può trovare riparo e ristoro all’ombra delle Sue ali, poiché il Signore non ha riguardi personali, non è soggetto a pregiudizi, Lui guarda ai cuori, e il solo limite alla Sua potenza siamo proprio noi a stabilirlo.

Riconosciamo quest’oggi, come Davide, che non c’è luogo migliore, né dimora più stabile, della presenza di Dio, il Suo cuore, la Sua mente, fonte e sicurezza della nostra vita, che Egli ha preparato per noi (Giovanni 14:2-4), poiché ci ama di un amore immenso.