24/10/2021

Dalla sconfitta alla vittoria

Dalla sconfitta alla vittoria

L’attitudine di Dio verso di noi manifesta chiaramente l’amore Egli riserva ai Suoi figli.
Siamo stati creati per la vittoria e per ricevere tutto il bene che il Signore ha predisposto, mandando per noi Il Figlio Gesù.
Le sconfitte lungo il nostro cammino sono spesso dovute all’aver voluto intraprendere percorsi solitari, senza il sostegno e la guida di Dio, ma Egli è disposto a riportarci lì dove abbiamo fallito e mostrarci come, con Lui, possiamo afferrare la vittoria.

Ne è un chiaro esempio la pesca miracolosa di Luca 5:5-9: alcuni discepoli, stanchi dopo una notte fallimentare, erano probabilmente innervositi dalla situazione, tuttavia Pietro accolse la proposta di Gesù, essi gettarono nuovamente le reti, a quella che sembrava essere anche l’ora sbagliata per pescare, e raccolsero talmente tanti pesci da rimanere sbalorditi, pur essendo navigati pescatori.
Il luogo del fallimento, se siamo accompagnati dal Signore e rispondiamo al Suo comando, può trasformarsi in luogo di grande frutto; ciò che porta il sigillo dell’operato di Dio, ne gode della Potenza, in essa c’è la vittoria.

Pietro comprese di essere misero e peccatore di fronte alla santità di Cristo, ma il piano di Dio per la sua vita ne avrebbe fatto un pescatore d’uomini.

Non permettiamo che il fallimento provochi amarezza e indelebili risentimenti, riconciliamoci invece con Dio, tornando al centro della Sua volontà, come fu concesso a Pietro dopo aver rinnegato Cristo (Giovanni 21:15-17), imparando a fidarci non dei nostri intenti o sentimenti, ma unicamente di quelli del Signore.

 

Quando i discepoli, incapaci di scacciare i demoni dal giovane lunatico e svergognati dal proprio fallimento, si accostarono in disparte a Gesù per conoscerne il motivo, Egli rispose loro che ciò era avvenuto a causa della loro poca fede. Ma operò il miracolo di liberazione, dopo essersi unito a loro (Matteo 17:14-21), perché è la Sua presenza a portare vittoria nelle nostre azioni, a stabilire un buon finale ai progetti che intraprendiamo.

 

Analogamente dopo la straordinaria vittoria su Gerico, il popolo di Israele sottovalutò la città di Ai, e lordato dal peccato si ingannò di poterla affrontare con pochi uomini e senza aver consultato la strategia del Signore. Sconfitto, il popolo perse ogni certezza, il suo cuore “si sciolse come acqua“, ma l’Eterno, lo riportò nella città di Ai, e la diede nelle mani degli Israeliti (Giosuè 7:3-12/Giosuè 8:1): è soltanto Lui che dà la vittoria!

 

Applichiamoci dunque ad essere come Mosè, che scelse di non muovere neanche un passo senza la certezza che l’Eterno sarebbe stato con lui.
Riconosciamo di aver bisogno di Dio in ogni ambito della nostra vita, lasciamo ai Suoi piedi i nostri fallimenti ed ogni altro ostacolo che ci separa dalla Sua compagnia, Egli potrà cambiare la sconfitta in vittoria.