14/11/2021

Connessioni primarie

Connessioni primarie

 

 

Alcune unioni evidenziate nella Bibbia possono sfuggire alla nostra capacità di comprensione, perché il peccato e la disubbidienza hanno generato una brusca frattura nella relazione tra uomo e Dio, originariamente stabilita.
Siamo spesso concentrati unilateralmente su noi stessi, ma il Signore ci ha creati per avere connessioni con gli altri, e perché ne ricevessimo del bene: ce ne offre un esempio Esodo 20:12/Deuteronomio 5:16, che comanda di onorare i propri genitori, per ottenerne in cambio longevità e benedizione.

 

La principale connessione della nostra vita è quella con il Signore stesso, se essa è sana, tutte le altre relazioni trarranno giovamento e si sistemeranno nel modo corretto. Solo ben stretti a Dio potremo portare benedizione anche al nostro prossimo.

 I Pietro 3:7, stabilisce una correlazione tra il rapporto del marito con la propria moglie e l’ascolto delle preghiere di lui, da parte di Dio. Questo ci mostra quanto profondamente legati siamo gli uni agli altri anche quando pensiamo che determinate relazioni non incidano affatto sulla sfera spirituale.

 

 I Corinzi 8:16, spiega quanto il nostro corpo e l’uso che ne facciamo possa avere forti impatti, creare legami e fare del tempio dello Spirito Santo (I Corinzi 6:19) un luogo coabitato e condiviso con altri, ai quali ciò non spetta.

 

Luca 6:32-38, ci invita ad avere cura anche delle relazioni con coloro che ci sono avversi, e amare i nostri nemici, comportandoci ad immagine di Cristo.

 

Galati 6:1-4 ci mostra come comportarsi verso coloro che cadono e sbagliano: con mansuetudine, portando i pesi gli uni degli altri, badando a non giudicare il prossimo senza aver esaminato a propria volta la nostra condotta e spiritualità.

 

I Corinzi 11:27-31, ci ricorda di non accostarsi alla Santa Cena del Signore quando vi siano contese e irrisolte dispute. Dovremmo ricordare di essere un solo corpo agli occhi di Dio, e preferire un breve tempo di umiliazione, chiedendo perdono, per godere di durata pace con i nostri fratelli!

 

Relazionarsi in maniera corretta è come seminare buona semenza, che a tempo debito porterà un buon frutto.
Se siamo connessi agli altri seguendo i dettami e il consiglio della Parola di Dio, il Signore supplirà con la Sua benignità lì dove le nostre capacità verranno meno, e verrà in aiuto ai nostri intenti verso il prossimo, perché il Suo desiderio è riportarci a quella gloriosa, originaria relazione, che Egli aveva stabilito con la Sua creatura e tra gli uomini.
È infatti dal valore e dal lavoro di ogni singola parte che il corpo trae vigore (Efesini 4:16), edifichiamoci dunque nell’amore, coltivando relazioni di qualità, sotto la guida dello Spirito Santo.