17/11/2019

Chi è Dio?

Chi è Dio?

Una delle strategie più utilizzate dal male per allontanarci da Dio è quella di distorcere la realtà relativa alla Sua persona, offuscandone i contorni, il carattere e la personalità; agli uomini che cadono purtroppo vittime di tali trame, ciò comporta un progressivo e inesorabile allontanamento dal Creatore, e, inevitabile conseguenza, dal prossimo, rendendoli apatici e insensibili ai bisogni altrui.

È pericoloso avere un’immagine inesatta di chi Lui sia, ma solo lo Spirito e la Parola, coniugati alla sete e alla dedizione che dovremmo avere nei suoi riguardi possono donarci una rivelazione completa, finalizzata a far crescere in noi una fede giusta e consapevole come quelle che ebbe il centurione a cui un giorno Gesù guarì il servitore (Luca 7: 1-10).

Esistono due estremi opposti nei quali spesso tendiamo a perdere di vista quale sia la vera immagine di Dio; una è quello di vederlo distante e talmente immenso da non potere o volere spendere minimamente la sua attenzione nei nostri confronti (Salmo 8:3-5); l’altra è quella di vederlo piccolo e sminuito, idea che dal giorno in cui i capi sacerdoti sprezzarono Gesù sotto la croce (Matteo 27:39) dura fino a oggi.

Ma la vera e sola immagine dell’invisibile Dio è Gesù Cristo, e il modo opportuno di conoscerlo è quello di riflettere e far proprio il sentimento che durante la sua vita terrena lo animò (Filippesi 2:1-10): sentimento di dedizione totale e incondizionata alla volontà del Padre, una strada che lo portò a percorrere il sentiero dell’umiltà e dell’annichilimento della propria divinità, e tutto questo per l’amore che aveva per noi, amore che lo spinse a prenderci e a stravolgere il paradigma sociale secondo il quale è doveroso calpestare gli altri per raggiungere le proprie ambizioni.

Se ci riflettiamo un attimo, quanto Gesù si è dovuto spogliare di se stesso per diventare, nell’aspetto e nelle limitazioni, simile a noi? Può questo essere un Dio distante? Ma se nemmeno questo è sufficiente per comprendere la vastità del Suo amore, dobbiamo essere consapevoli di una cosa: solo il sangue di Gesù può avvicinarci a Dio e può renderci gradevoli al Suo sguardo. La sola cosa che può tenerci vicini a Cristo è Cristo stesso, non le nostre belle intenzioni e i nostri buoni propositi relativi al fare e non fare determinate azioni.

Quando dunque sorgono in noi sentimenti di smarrimento nei quali ci sembra che il Signore non sia poi così vicino, chiediamoci con onestà se abbiamo il sentimento che era in Gesù, se dimoriamo in Lui, se ogni giorno permettiamo al Suo Spirito di purificarci e se obbediamo alla Sua Parola, pur chiamandolo Signore. E se crediamo fermamente che la nostra giustizia agli occhi di Dio è dovuta a quel perfetto ed eterno sacrificio.