13/10/2019

Appuntamenti con Dio

Appuntamenti con Dio

Nel libro dell’Esodo ci viene raccontata la storia di Mosè, questo potente strumento del quale il Signore si è usato per portare a compimento i Suoi piani di liberazione per il popolo di Israele. Questa bellissima figura ogni giorno è lì a ricordarci, fra le pagine della Bibbia (Esodo 3:1-5), di quanto l’esperienza diretta di un incontro con Dio non possa essere delegata ad altre persone o procrastinata all’infinito, ma sperimentata in prima persona in un tempo preciso.

Un errore spesso comune perpetuato dall’uomo è quello di ritenere Dio non come la paterna e amorevole figura desiderosa di instaurare un rapporto intimo con la Sua creatura, ma un’accigliata entità che pone vincoli e restrizioni; visione questa, che pone gli individui in una condizione di allontanamento da Lui.

Dio prepara delle occasioni per incontrarsi con l’uomo; lo vediamo nell’episodio del pruno ardente, momento in cui l’Angelo dell’Eterno si manifesta a Mosè nella visione di un’incandescente arbusto che però non si consumava; l’uomo si scosta per vedere, e il Signore se ne accorge, ed è in quel momento che il Signore lo chiama.

Dio premia sempre la curiosità dell’uomo: curiosità e sete nei Suoi riguardi, scoprire di più sulla Sua gloria e del Suo Amore.

Come per ogni appuntamento, anche in queste particolari circostanze esiste un tempo e un luogo giusto; il tempo è l’oggi (Giacomo 4: 3-16), unico momento che teoricamente potrebbe appartenerci; il luogo è il nostro cuore, il nostro spirito, le profondità dell’animo (Giovanni 4:20-24), non remote località di pellegrinaggio o santuari consacrati. Inoltre, per realizzare al meglio la pienezza di tale incontro, occorre prestare la giusta attenzione, mettere da parte la frenesia che scandisce le nostre giornate e investire il tempo dovuto (Giobbe 37:14): è molto difficile conoscere qualcuno dedicandogli degli avanzi di un tempo infruttuoso e di poca qualità.

Facciamo dunque tesoro del presente, e il dovuto spazio nei nostri cuori per udire la Sua voce, meditando e custodendo la Sua parola.