31/05/2020

A quale progetto stai lavorando?

A quale progetto stai lavorando?

In qualità di creature, una delle peculiarità che ci accomuna al nostro Creatore è per certo la capacità di progettare, di porsi degli obiettivi. Ma quali sono, dove vertono le nostre energie, verso quale fine sono indirizzate? Un progetto nasce dalla percezione di un’insoddisfazione: qualcosa manca e deve essere compensato. Ma nel prospettare possibili scenari futuri, molto spesso ci dimentichiamo che è proprio il futuro quella realtà che non ci appartiene. Ci sono molti disegni nel cuore dell’uomo, ma il piano del Signore è quello che sussiste (Proverbi 19:21).

Un giorno Gesù raccontò la parabola del ricco stolto (Luca 12:16); costui, preda dell’avidità e della certezza relativa al futuro, si riteneva padrone del proprio destino e della propria vita. Un altro errore che forse ha meno a che fare con tale arroganza, consiste nel non saper discernere che tutti dipendono dal tempo e dalla circostanze (Ecclesiaste 9:11-12), e quindi focalizzarsi sulle qualità possedute come garanzie di sicura riuscita. Ma basta un nulla perché tutto si capovolga, come questa pandemia purtroppo ci ha insegnato bene.

L’apostolo Pietro descrisse questo impellente e vorticoso richiamo al falso bisogno come vano modo di vivere (I Pietro 1:18-19). Quando non si fa di Gesù il proprio obiettivo fondamentale, il resto si dimostrerà per quello che è, effimero e fugace.