“Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali.”
I Corinzi 2:12-13
Avere la mente di Cristo significa possedere e formulare pensieri perfettamente allineati ai Suoi, esenti da ogni timore, egoismo, critica e giudizio.
Spesso guardando alla qualità dei pensieri che attraversano la nostra mente, li scopriamo divergenti da quelli di Gesù, ma come figli di Dio (Giovanni 1:11/I Giovanni 3:1) ci sono realtà che immediatamente dovrebbero aprirsi nella nostra vita, poiché acquisiamo benedizioni e diritti in Cristo: redenzione, perdono dei peccati, grazia, sapienza e intelligenza, siamo fatti in Lui eredi, e sigillati con lo Spirito Santo (Efesini 1:3-11).
Esistono però anche realtà che per essere completate hanno bisogno di un’azione da parte nostra. La conoscenza dei diritti e le benedizioni, spettanti ai figli di Dio, è insufficiente se non ne prendiamo atto e possesso attivamente. All’ascolto dei precetti divini deve seguirne la pratica (Deuteronomio 4:1), senza nulla aggiungere né toglierne.
Nella parabola di Luca 15:17-23, la fame riporta il figliol prodigo tra le braccia del padre, e anche nella realtà spirituale sono la reale fame di giustizia e la sete d’amore, a ricondurre gli uomini al Signore senza condizioni. A costoro la Parola di Dio dice: “Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati.” (Matteo 5:6)
Deuteronomio 11:24, promette al popolo di Israele che ogni luogo calcato dalla pianta del loro piede, sarebbe loro appartenuto: per afferrare pienamente i diritti, le benedizioni del Signore e le Sue vittorie, è necessario riconoscere la Sua santa presenza, ricercarla di continuo, dimorare in essa, essendo disposti a togliere i calzari (Giosuè 5:15/Esodo 3:4-5) e stabilire un contatto con quanto il Signore ha proclamato per i Suoi figli.
Quel che Dio ha stabilito ci appartiene già, è stato pagato al caro prezzo del sacrificio di Cristo, dobbiamo solo avere fiducia e presentarci a Lui in piena sincerità, “a viso scoperto” (II Corinzi 3:18) di fronte al Suo sguardo pieno d’amore per ciò che siamo.
Afferriamo le Sue promesse, provvedute per Oggi, per questa vita!