Continuamente l’uomo sente il bisogno di dare senso e significato alla propria esistenza, Gesù è venuto proprio per donarci questa vita in abbondanza, come scritto in Giovanni 10:10, una vita piena ed appagante, avente il seme dell’eternità.
Ma è necessario da parte nostra accoglierLo, e non essere ciechi come Gerusalemme, che non aveva riconosciuto il proprio Messia né il tempo della Sua visitazione (Luca 19:41-44), preferendo piani di distruzione a quelli di Dio (Matteo 23:37-39).
Lasciare spazio a Dio significa credere che i Suoi decreti per la nostra vita sono eterni, e che ogni Sua promessa si compirà al tempo prefissato. Come accadde per Sara, che partorì un figlio pur credendo ormai passata la giusta età (Genesi 18:13-14), avremo dimostrazione che i Suoi progetti non possono subire imprevisti, quando ogni cosa è lasciata sotto il Suo controllo, Egli è un Dio fedele che non può rinnegare Se Stesso.
Contrariamente, dichiarare soltanto a parole di averLo come guida, seguendo invece la nostra volontà, genererà frustrazioni nella nostra vita.
La visita di Dio può stravolgere la nostra esistenza, lo vediamo nell’esempio di Elia (I Re 19: 9-21) che, guidato al monte Oreb, mutò il suo desiderio di morte in nuove forze e benedizioni.
Aspettarci qualcosa di diverso può farci correre il rischio di non riconoscere la visita di Dio, quando ci aspetteremmo di trovarlo altrove, ricordiamoci che Egli non fu nel terremoto, né nel vento o nel fuoco impetuoso, ma in un suono dolce e sommesso, che raggiunse le profondità del cuore di Elia.
Mettiamo a tacere tutto il resto, restiamo nel silenzio dell’attesa, facendo diminuire noi stessi, perché la nostra sorte sia migliore nelle Sue mani; riconosciamo che Gesù è la visita più importante della nostra vita.
Scopriremo come Nicodemo (Giovanni 3:1-13) che c’è un Dio disposto a soddisfare tutti i bisogni e i desideri del nostro cuore, che grida a Lui.
Oggi è il tempo della visitazione, un suono dolce e sommesso annuncia la visita del Signore, efficace per la nostra vita. Disponiamoci all’ascolto, e lasciamoci fiduciosi alla Sua guida, senza mancare a questo prezioso appuntamento.